Le parole tradotte tra immagini e suoni, ovvero la traduzione audiovisiva. L'esempio della sottotitolazione.

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Da tempo relativamente breve si è iniziato a prendere in esame la traduzione audiovisiva, ovvero la traduzione di quei testi che veicolano un significato attraverso la compresenza di espressioni verbali, visive e sonore. Questi testi preservano delle particolarità, che devono essere trattate specificatamente, prestando attenzione non solo alla dimensione linguistica, ma anche a quella visiva e sonora. È quindi utile essere a conoscenza dei rudimenti dell' analisi filmica per capire al meglio come tradurre un documento audiovisivo. Prendiamo ad esempio i sottotitoli: essi si aggiungono a tutte le componenti preesistenti del film, ovvero immagini, suoni e dialoghi, presentandosi chiaramente come una traduzione scritta di ciò che viene pronunciato in un'altra lingua. La nostra capacità di lettura, tuttavia, non va di pari passo con la capacità ricettiva che abbiamo dei suoni. Ciò significa che molte volte non è possibile riprodurre integralmente quanto viene espresso oralmente dai personaggi. Saper sfruttare le informazioni che le immagini e i suoni ci comunicano diventa dunque un vantaggioso aiuto per il traduttore. Grazie a queste due componenti è possibile evitare la ripetizione di elementi ridondanti nella traduzione, rendendo la presenza dei sottotitoli meno intrusiva e la visione dell'opera più piacevole.

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Submitted by Valeria Cervetti
04/11/2016
in the project Audiovisual Translation for the Web

last updated 04/11/2016

Original editing language: Italiano
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