Social media marketing
La comunicazione è ormai da tempo cambiata. Si confluisce verso il visual e la comunicazione per immagini. Dietro questo ampio trend si sono inserite le tante evoluzioni dei social che utilizziamo quotidianamente, come Facebook e Twitter,e la nascita e lo sviluppo esponenziale dei social media visivi, Pinterest ma soprattutto Instagram. In un'era in cui si corre molto e ci ferma sempre meno, si comunica prevalentemente e a tutte le età con messaggi veloci e chat, come Whatsapp,FaceTime,Snapchat. Siamo arrivati al punto in cui la comunicazione che più ci colpisce e attira è quella visiva,che non ha bisogno di spiegazioni e di tante parole ma arriva diretta e in maniera veloce. Prendiamo ad esempio Facebook, il quale dopo 10 anni dalla sua nascita nel lontanissimo 2004, siamo migrati da una home feed con testi, status e link a uno stream invaso da immagini e video a tutto schermo,anteprime fotografiche di link a blog esterni molto ampie rispetto al passato. Abbiamo assistito a questo cambiamento lento ma costante , che ci sottolinea quanto l'input visivo oggi sia fondamentale per comunicare bene e raggiungere in maniera diretta i nostri ascoltatori. Detto questo possiamo dire che una società è composta da un'insieme di individui dotati di diversi livelli di autonomia, relazione e organizzazione che, variamente aggregandosi, interagiscono al fine di perseguire uno o più obbiettivi comuni. Questo punto ci spiega perchè i social network sono appunto reti sociali: perchè sono composti da persone, consistono in aggregazione e interazione che esistono e vivono per uno scopo condiviso. Concentrandoci un attimo sul turismo, possiamo dire che questo settore è fortemente legato alla creazione e condivisione di immagini. Mentre lo scambio di informazioni è normalmente veicolato con testi e pratiche narrative, come blog o recensioni di hotel/locali, la condivisione di esperienze è sempre più legata a contenuti audio-video visivi.
L'IMPORTANZA DELLE IMMAGINI
Con i social racconti con le immagini quello che vivi e che ti succede in maniera molto rapida. Lo smartphone è sempre con noi e in 60 secondi puoi scattare, elaborare e condividere una fotografia attraverso Instagram e se vuoi anche altri social come Facebook, Twitter, Tumblr e altri. Quindi ognuno di noi può raccontare una storia personale o collettiva e diventare un fotoreporter, scattando quello che vive in quel preciso momento e che succede ovunque egli sia, spesso trovandosi così a documentare spontaneamente e in maniera più veloce e fresca di una troupe televisiva o della stampa ufficiale. Questo per dire che la fotografia è arte e non tutti sono fotografi o bravi fotografi però la fotografare,per molti di noi è una cosa innata e oggi grazie all'utilizzo dei social diventa pratica comune, o almeno di chiunque abbia uno smartphone o un Tablet con il quale hai la possibilità di scattare ed editare le foto con dei filtri preimpostati creando foto di ogni genere, riuscendo così a dare all'immagine la giusta tonazione attinente con l'ambiente circostante.
I social più famosi: Twitter
La nascita di Twitter risale al 2006, in seguito alla necessità di creare una particolare piattaforma dal funzionamento simile a quello di una casella vocale. L'idea non venne mai alla luce perché di lì a poco, col lancio del primo iPhone,si sarebbe completamente rivoluzionata la gestione della telefonia mobile. Trovatisi a un binario morto, i membri di Odeo, l’azienda creatrice, iniziarono a cercare un'altra idea originale che li salvasse da un fallimento sicuro. Fu Jack Dorsey a pensare ad un servizio che permettesse a ciascun individuo di comunicare con un ristretto numero di persone attraverso degli SMS. Nasce così Twitter, il social network che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo via sms o con programmi di messaggistica istantanea e posta elettronica. Inutile dire che Twitter è estremamente più popolare negli Stati Uniti di quanto non lo sia in Europa e ancor meno in Italia; questo però non vuol dire che, per una azienda italiana, Twittare (così in gergo “utilizzare Twitter”) non possa essere un utile ed importante strumento per raggiungere un certo tipo di utenza. In base ai tipi di settori Twitter viene utilizzato o poco e nulla,oppure, come nel caso dell’industria alberghiera e turistica, ne viene fatto un uso molto elevato.
Facebook:
Fondato nel 2004 da Mark Zuckerberg con l'aiuto di alcuni suoi colleghi, ad oggi è il secondo sito più visitato al mondo, preceduto solo da Google e ha raggiunto e superato i 500 milioni di utenti attivi in tutto il pianeta. Nato inizialmente nella stretta cerchia degli studenti dell’Università di Harvard, della quale faceva parte anche Zuckerberg, nel giro di poco tempo, più della metà della popolazione universitaria fu registrata al servizio. Questa rapida espansione continuò, facendo diffondere il sito anche tra gli studenti di altre università statunitensi come l’Università di Stanford, la Columbia e Yale. In seguito hanno potuto accedere al sito, inizialmente solo coloro che erano in possesso di un indirizzo di posta elettronica universitario, poi questa possibilità si è estesa alle scuole superiori e alle grandi aziende; è però dal 2006 che può parteciparvi chiunque abbia più di 13 anni. Se lo scopo iniziale di Facebook era quello di far mantenere i contatti tra studenti di università e licei di tutto il mondo, con il passare del tempo si è trasformato in una rete sociale che abbraccia universalmente tutti gli utenti di Internet.
INSTAGRAM:
Entrando più nello specifico Instagram si è dimostrato il canale perfetto per la promozione turistica . Si rimane colpiti dalla moltitudine di meravigliose foto che narrano luoghi incantati, regioni e città del mondo a noi sconosciute. Molte testimonianze ci dicono che è proprio grazie a molte di queste foto condivise che le persone hanno scelto la propria vacanza futura e hanno potuto interagire prima di partire o (durante), con persone del luogo che gli hanno suggerito dove mangiare, dove dormire, ma soprattutto cosa vedere e che tappe inserire negli itinerari da viaggio. Alcuni enti del turismo, molte compagnie aeree, qualche catena alberghiera e in generale diversi attori del mondo del travelling lo hanno capito da subito, attuando strategie di social media marketing. Spostando l'attenzione ora su Facebook,che rappresenta il cuore il capo di tutti i social, sia per numero di utenti che per mezzi, la domanda che in molti si sono chiesti è come si comporta il turista digitale? Quali siti usa per informarsi e decidere? Quali fattori incidono sull'acquisto? Quindi è proprio vero che i turisti preferiscono prenotare online? Possiamo affermare, che il turista digitale, nel suo digital journey non si limita a Facebook e nemmeno ai social media in generale: il47% degli acquisti online degli Italiani riguarda servizi turistici,ma secondo il Consorzio Netcomm anche per un acquisto tradizionale di viaggi e Turismo su tre, è influenzato in modo decisivo da almeno un touchpoint dell'online, quali siti dei fornitori,compratori,social reviews,riviste sul web e altro.
Marketing nei social media
Fino a questo momento abbiamo parlato di turismo in termini di promozione in rete, tramite siti web, social network e portali vari, senza considerare un aspetto di non poca importanza: il marketing virale. Per pubblicizzare le proprie strutture turistiche, bisogna che gli addetti del settore siano visibili la dove ci sono clienti per fare in modo che, una volta tornati a casa, parlino di loro in modo positivo. Così si sviluppa il cosiddetto “Passaparola” una forma di pubblicità che oggi viene chiamata, in termini tecnici, “Marketing Virale”. L’uso del web ai nostri giorni, ha reso possibile la divulgazione di questa strategia che stimola e incoraggia il consumatore a diffondere il messaggio ad altri consumatori. Con l’avvento dei social network, infine, il passaparola è diventato una delle principali strategie di Marketing. Partendo dalla premessa che gli strumenti social, per loro definizione, devono mettere nella condizione di facilitare la condivisione di elementi, si può immaginare l’influenza e la rilevanza che il marketing non convenzionale (ovvero quello virale) può avere per il settore turistico. Non è la modalità di promozione turistica più semplice, questo è certo, ma se nel promuovere un albergo, un bed and breakfast o un centro benessere, si riesce ad innescare l’effetto virale, si ottengono risultati a dir poco strabilianti con investimenti di tempo e risorse davvero irrisori. Sempre più frequentemente, infatti compagnie aeree, grandi catene alberghiere così come piccole strutture, propongono campagne di marketing virale con l’obiettivo di aumentare la propria visibilità e di distinguendosi per una caratteristica particolare. Gli Hotel di lusso utilizzano già da tempo la strategia degli “Extreme Hotel Package”, pacchetti viaggi dai costi stratosferici destinati a rimanere volutamente invenduti, ma capaci di innescare un passaparola fulminante. La strategia delle piccole strutture ricettive invece, si basa perlopiù sul capovolgimento di opinioni già consolidate. Per questo bisogna essere creativi e audaci, concentrarsi un attimo per tentare di rompere l’omologazione di pacchetti e offerte di viaggio standardizzate con l’obbiettivo di essere sulla bocca di tutti.
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