Covid-19: teleriabilitazione e riabilitazione in presenza a confronto

Objectives
La pandemia da Covid-19 ha reso necessaria per i professionisti sanitari la rimodulazione dei propri approcci terapeutici. L'utilizzo di tecnologie avanzate e l'incremento di piattaforme per la teleriabilitazione ha, in alcuni casi, reso possibile e favorito tale rimodulazione. Si presenta dunque una panoramica sulla riabilitazione a distanza, analizzandone punti di forza e criticità, ed operando un confronto con la riabilitazione in presenza.
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Submitted by Sofia Pezzola
31/05/2021
in the project Covid-19: teleriabilitazione e riabilitazione in presenza a confronto.

last updated by Michela Ranucci -- 05/06/2021

Original editing language: Italiano
5 Comments

Chiara Ascani on

Interessante progetto che confronta il lavoro di riabilitazione effettuato in presenza e quello effettuato a distanza grazie alle attività di telemedicina. Offre l'opportunità di conoscere le indicazioni date durante il periodo di pandemia dai ministeri competenti e dalle associazioni professionali e sottolinea la necessità di migliorare le competenze informatiche dei pazienti.

Valeria Basile on

interessante sia per le indicazioni specifiche del Ministero della Salute e delle associazioni professionali, sia per la presenza di risorse per la riabilitazione a distanza; in futuro potremmo utilizzare l'esperienza acquisita in quest'ambito per massimizzare la possibilità di erogare servizi ai nostri pazienti.

Alessandra Banzato on

Questo LP lo trovo interessante per il confronto tra riabilitazione a distanza e in presenza. Purtroppo a me non è stato possibile lavorare in teleriabilitazione, perché lavorando in un'azienda sanitaria pubblica manchiamo di device e piattaforma in grado di supportare il sistema. Gran parte del mio lavoro di logopedista, che lavora su funzioni orali e su esiti di chirurgia testa-collo come la disfagia, richiede di essere fatto in presenza, ma intravedo anche un ottimo potenziale nella teleriabilitazione: soprattutto nella possibilità di monitorare il paziente presso il proprio domicilio, poter supportare con un counselling specifico sia il paziente che il famigliare e poi anche in alcuni interventi di trattamento che possono avvalersi di indicazioni e su imitazione (es. disturbi della voce e dell'articolazione). Inoltre permetterebbe di seguire il paziente in modo ecologico, all'interno della sua abitazione e di aiutarlo anche in momenti in cui non sempre è disponibile per il trattamento ambulatoriale, come ad esempio, nel caso di pazienti oncologici che effettuano anche altre terapie radio e chemio che spesso li affaticano e debilitano.
Da parte mia e dei miei colleghi vedo molte occasioni per poter iniziare a sperimentare questa nuova modalità: aspettiamo solo di ricevere gli strumenti giusti per poter iniziare!

luigi sterpone on

La telecomunicazione risulta fondamentale nella gestione delle cure nel paziente a distanza. Bisogna incentivare l'utilizzo informatico per i pazienti prettamente geriatrici, evitando in situazioni di isolamento l'abbandono alle cure, ottimizzando le tempistiche e quindi le prestazioni possibili.

Marco Castaldo on

Ottima elaborazione di quella che ad oggi potremmo considerare una vera e propria rivoluzione nell’ambito della medicina. Importante considerazione da fare è che non va a sostituire i tradizionali metodi clinici, ma che fornisce un utilissimo supplemento, che soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, ha permesso di raggiungere persone laddove non fosse possibile e di minimizzare i tempi ed i costi di spostamento. Inoltre, risulta molto utile per favorire il progresso dello sviluppo tecnologico.

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