Turismo sostenibile, una priorità improrogabile
C’ era una volta l’isola più bella delmondo, Boracay. Era un’isoletta delle Filippine, premiata nel 2012 con il titolo di regina di bellezza dalla rivista Travel + Leisure per il suo mare cristallino, le sue spiagge bianche e incontaminate, le montagne e le scogliere calcaree. Ma sono bastati un pugno di anni e qualche milione di turisti per trasformare questo paradiso in un “pozzo nero”, come l’ha definita il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, prima di decretarne la chiusura per sei mesi, lo scorso aprile, proprio a causa dell’inquinamento e dei rifiuti che la stanno soffocando. Un esempio in Italia è Venezia che ogni anno ospita miglioni di turisti.
C’ era una volta l’isola più bella delmondo, Boracay. Era un’isoletta delle Filippine, premiata nel 2012 con il titolo di regina di bellezza dalla rivista Travel + Leisure per il suo mare cristallino, le sue spiagge bianche e incontaminate, le montagne e le scogliere calcaree. Ma sono bastati un pugno di anni e qualche milione di turisti per trasformare questo paradiso in un “pozzo nero”, come l’ha definita il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, prima di decretarne la chiusura per sei mesi, lo scorso aprile, proprio a causa dell’inquinamento e dei rifiuti che la stanno soffocando. Un esempio in Italia è Venezia che ogni anno ospita miglioni di turisti.
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Proposto da
Clarissa Negri
09/04/2020
nel progetto Turismo Slow: percorsi camminabili
ultima modifica da Erica morgera -- 01/05/2020
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