INTERVISTA A DAMASIO
In una intervista Antonio Damasio dice: «La nostra comprensione del processo delle sensazioni, ovvero delle esperienze mentali associate agli stati corporei, è cresciuto molto negli ultimi cinque anni – puntualizza lo scienziato portoghese –. E le sensazioni sono la chiave per comprendere la mente umana (insieme alle emozioni, ovvero programmi di azione suscitati da stimoli esterni, come la paura, che ci fa scappare o combattere, e la compassione, che ci fa aiutare chi soffre). Attraverso lo studio delle sensazioni capiamo come funziona la nostra bussola morale, la nostra creatività e anche il processo della soggettività, che è la componente principale della coscienza». Damasio ha già sviluppato una teoria dell’io e della coscienza, e della loro origine a partire proprio dalle sensazioni corporee, le prime di cui abbiamo consapevolezza. La sintesi di quale sia oggi la sua concezione dell’io è questa: «Si tratta della combinazione della capacità di avere una sensazione (o un’emozione) in relazione a un oggetto o a un’idea e della capacità di collocare la sensazione e l’immagine dell’oggetto o dell’idea all’interno delle coordinate del nostro corpo. Anche il libro di Damasio si occupa della coscienza, in particolare della caratteristica fondamentale della coscienza, costituita appunto dalla soggettività. La soggettività è la capacità di avere una esperienza mentale che fa riferimento al proprietario della mente, il nostro io inteso come processo (e non come entità astratta). Ci permette di porre in noi l’esperienza, di sentirla come propria».
In una intervista Antonio Damasio dice: «La nostra comprensione del processo delle sensazioni, ovvero delle esperienze mentali associate agli stati corporei, è cresciuto molto negli ultimi cinque anni – puntualizza lo scienziato portoghese –. E le sensazioni sono la chiave per comprendere la mente umana (insieme alle emozioni, ovvero programmi di azione suscitati da stimoli esterni, come la paura, che ci fa scappare o combattere, e la compassione, che ci fa aiutare chi soffre). Attraverso lo studio delle sensazioni capiamo come funziona la nostra bussola morale, la nostra creatività e anche il processo della soggettività, che è la componente principale della coscienza». Damasio ha già sviluppato una teoria dell’io e della coscienza, e della loro origine a partire proprio dalle sensazioni corporee, le prime di cui abbiamo consapevolezza. La sintesi di quale sia oggi la sua concezione dell’io è questa: «Si tratta della combinazione della capacità di avere una sensazione (o un’emozione) in relazione a un oggetto o a un’idea e della capacità di collocare la sensazione e l’immagine dell’oggetto o dell’idea all’interno delle coordinate del nostro corpo. Anche il libro di Damasio si occupa della coscienza, in particolare della caratteristica fondamentale della coscienza, costituita appunto dalla soggettività. La soggettività è la capacità di avere una esperienza mentale che fa riferimento al proprietario della mente, il nostro io inteso come processo (e non come entità astratta). Ci permette di porre in noi l’esperienza, di sentirla come propria».
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Proposto da
Giulia Ottaviano
13/05/2019
nel progetto Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
ultima modifica 14/05/2019
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