IL RUOLO DELLE RISORSE CULTURALI PER UNA FRUIZIONE SOSTENIBILE DELLE AREE PROTETTE

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A partire dalle dichiarazioni sullo sviluppo sostenibile -contenute nel rapporto Our Commun Future del 1987, l’idea di preservare l’ambiente e di renderlo fruibile sia per le generazioni presenti sia per le generazioni future, iniziò ad essere applicata a tutte le attività umane. La Conferenza di Rio del 1992 sancì con forza tale concetto che, attraverso l’Agenda 21, fu applicato anche settore del turismo e dei viaggi. Ancora, un decennio più tardi la Federazione europea dei parchi nazionali (Europarc) aveva interpretato le strutture di gestione dei parchi come strumenti di capaci di mantenere integri gli aspetti sociali, ambientali, economici, materiali e culturali in essi ospitati. Tenendo conto di tali premesse, nel presente articolo si daranno alcune indicazioni volte verificare come le espressioni della cultura materiale ed immateriale possano favorire la fruizione sostenibile delle aree protette, anche attraverso l’implementazione di formule turistiche sostenibili. Verranno inoltre forniti alcuni dati dimensionali sul sistema di aree protette italiano, strumentali a contestualizzare il fenomeno descritto.

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Proposto da Samantha Palmiotto
01/04/2020
nel progetto Turismo Sostenibile: aree protette a bassa densità turistica

ultima modifica 23/04/2020

Lingua di editing originale: Italiano
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